tag:blogger.com,1999:blog-21916114931487577102024-02-08T13:11:04.008+01:00Caro Manilo,Lettere ad un fratello scomparsoUnknownnoreply@blogger.comBlogger12125tag:blogger.com,1999:blog-2191611493148757710.post-65609372781951768362007-06-02T11:09:00.000+01:002007-06-02T11:40:26.966+01:00Alla Prossima...Caro Manilo,<br /><br />con quello che ti scriverò adesso chiudo questo spazio. <br /><br />E' vero che le cose che ti vorrei dire sono tante ed è vero che mi piacerebbe dirtele tutte, solo sento che la maggior parte di esse le devo conservare gelosamente dentro di me.<br /><br />Io ero il fratello maggiore ed in quanto tale mi toccava richiamarti alle tue responsabilità, cercare di portarti ad un ragionamento più razionale.<br /><br />Tu non eri una persona facile da imbrigliare e costringere in dei ruoli: "<em>Non posso essere un buon padre, marito, fratello, figlio se non sono realizzato innanzi tutto come persona...</em>". Questa cosa me l'hai ripetuta tante volte e tante volte ti ricordavo il concetto di <em>responsabilità</em> unito al concetto di <em>scelte responsabili</em>.<br /><br />Tu appartenevi però ad un altro mondo fatto di poesia di libertà e voglia di vivere secondo le proprie attitudini ed aspirazioni. Non accettavi di essere imbrigliato neanche quando scrivevi, rifiutavi persino di aderire al canone comune che si scrive per farsi capire, e lo mettesti in chiaro agli albori del tuo blog: "<em>Sta nell'ordine delle cose che tutto abbia un senso, magari celato e trasparente o profondo e irraggiungibile. Da oggi ho deciso, e sfido un contraddittorio, che questo blog mai riveli concetti coerenti e progettualità. Lo voglio libero come chi non ha mai conosciuto la libertà per non averla mai avuta negata</em>".<br /><br />Tu volevi essere <em>libero</em> come chi non ha mai conosciuto la <em>libertà</em> perché non gli è mai stata <em>negata</em>.<br /><br />Non accettavo io questo modo di porsi lo ritenevo un modo di atteggiarsi di darsi delle arie. Capisco solo ora che non era così. Tu eri fatto in quel modo e in quel modo sei voluto morire. Ed io solo un essere inadeguato a cogliere il senso profondo delle cose...<br /><br />Le scelte conseguenti alla tua malattia le hai affrontate in solitudine perché pochi le hanno capite e meno ancora accettate. Ci adeguavamo questo si ma era un soffrire in silenzio non una piena accettazione. E nessuna <em>certezza</em> che facendo altre scelte ti saresti salvato e nessuna <em>certezza</em> che la tua salvezza sarebbe coincisa con un modo di vivere coerente con la tua volontà.<br /><br />Caro Manilo, mi manchi e mi mancherai per il resto della mia vita. E la domanda che mi faccio, <em>tu dove sei ?</em>, la ripeterò sempre finché un giorno non avrò trovato una risposta.<br /><br />Mi dicono che devo trovare consolazione nella <em>fede</em>, non ci riesco proprio almeno per il momento. Se la fede è un dono a me non è stato dato o è stato tolto. Vorrei poter prendere dio per il bavero estirparlo dal suo trono lassù nei cieli portarlo sulla terra e fargli vedere tutto il male, l'ipocrisia e l'ingiustizia di questo mondo...e quella della tua storia compresa!<br /><br />Mi dovrei consolare perché c'è la resurrezione dei morti... io ti vorrei qui ora adesso in questa vita, avrei voluto che i tuoi due meravigliosi figli avessero potuto crescere con un padre, che la tua compagna non rimanesse da sola...che nostra madre e nostro padre non avessero patito la profonda ingiustizia di piangere per un figlio morto.<br /><br />Dovrei pregare per chiedere la salvezza della tua anima. E' dio che deve pregare per non dover affrontare la mia rabbia e la mia ira. E' lui che deve chiedere perdono a tutta l'umanità per averci creato a sua immagine e somiglianza. Che si vergogni!<br /><br />Ma dio non esiste. E la consolazione la dobbiamo cercare in altre cose.<br /><br />Un giorno, sono convinto, vedrai non so quando e non so come ci reincontremo ed allora continueremo a prenderci in giro come facevamo sempre tu per le mie scarpe fuori moda ed io per la tue manie perfezioniste.<br /><br /><br />"<em>Ma non voglio dir solo nero; tra porte e soffi s’adagiò anche garbo e ruolo, aria vibrante d’ottoni e fiato; che quel indice non fu per il suo sorriso, ma spada triste di riga. Qui finisce anno e intento. Agito una mano; e voi?</em>"<br /><br />Addio Manilo. Alla prossima...Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2191611493148757710.post-52961882668264786642007-05-28T13:20:00.000+01:002007-05-28T15:51:00.368+01:00Un mese, una vitaCaro Manilo,<br /><br />oggi è un mese.<br /><br />Certo le lacrime si sono asciugate o meglio <em>diradate</em> e la vita è ripresa. Solo che niente è più come prima, tutto mi sembra scolorito e meno sensato.<br /><br />Vorrei poter parlare con te di tante cose e ti invoco nei miei sogni. Inutile non ti <em>vedo</em>, non ti <em>sento</em>, non ti <em>sogno</em>.<br /><br />Tu, non ci sei più. Ci fanno compagnia tante tue parole scritte. Non è la stessa cosa ma ce le facciamo bastare.<br /><br />Un abbraccio, tuo fratello.<br /><br /><center>"<em>Uomo ama e intendi,<br />con la ragione ricopri<br />di pelle di capra il dolore;<br />fuoriuscendo il lamento<br />sarà musica<br />e l’Itaca che attendo.</em>"<br /><br /><a href="http://ricordare.blogspot.com/2005/07/31-luglio-2005-itaca-volte-tra-venti-e.html">Manilo</a></center>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2191611493148757710.post-68708699515400387542007-05-22T14:47:00.000+01:002007-05-22T14:57:26.348+01:00Tu dove sei?Caro Manilo,<br /><br />domenica ho assistito alle recita della piccola Lidia. Non che la sua fosse una gran parte però è stato bello ed è stato bello vedere lei felice del fatto che c'erano tutti i nonni e qualcuno degli zii e tutti i cuginetti.<br /><br />E' stato bello pranzare tutti insieme in una bella giornata soleggiata di maggio, e poi prenderci un caffè al bar...<br /><br />Abbiamo pianto di fronte alla tua lapide ancora una volta. Lacrime al posto degli auguri per il tuo 38° anno.<br /><br />Ti ricordi quella frase, che poi era una domanda, che andavo scrivendo nei vari miei blog? Adesso la rivolgo a te: Io sono qui, <em>tu dove sei</em>?<br /><br /><em>Dove sei fratellino mio</em>?<br /><br />...Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2191611493148757710.post-61888522859284018292007-05-19T09:11:00.000+01:002007-05-28T15:53:51.324+01:00CompleanniCaro Manilo,<br /><br />domani è il tuo 38° compleanno. E domani sarà un giorno triste anche se saremo tutti lì vicino a te.<br /><br />Tra undici giorni sarà il mio e quello di nostra madre. Non faremo festa.<br /><br />Un tavolo senza una gamba resta in piedi, certo, provate però ad appoggiarvi qualcosa...<br /><br />Ho riscoperto una delle tue più belle poesie che riporto qui per impararla a memoria.<br /><br /><blockquote>Areale<br /><br /><em>Via acque<br />da corpo e fato<br />liberate tale fardello<br />che vola, che va e vaga<br />fluido fui ma d'un dì lontano<br />aria e polvere di granelli gravano<br />ora macigni d'ancora su esili chiglie<br />d'impeto areale leggiadro il pensiero sferza<br />sogno d'un sogno in un sogno scorgo tele e raggi<br />e so e già fui e vissi e amai tenue ondivago di echi riflessi<br />qui o li e attraverso ma perché e per chi?</em><br /><br /><a href="http://ricordare.blogspot.com/2001/03/25-marzo-2001-areale-via-acque-da-corpo.html">Manilo</a></blockquote><br /><br />Già, <em>qui o li e attraverso ma perché e per chi?</em>.<br />Un abbraccio, tuo fratello.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2191611493148757710.post-25554428765441844682007-05-16T18:59:00.000+01:002007-05-16T19:06:41.997+01:00DialoghiCaro Manilo,<br /><br />si è vero ci sentivamo al telefono anche più volte al giorno. I nostri dialoghi erano un modo per comunicare non di <em>dialogare</em>.<br /><br />Io e te non riuscivamo a dialogare perché troppo diverso era il nostro approccio alle cose. E poi eravamo distratti dai nostri interessi comuni: internet, i blog, i computer i cellulari...<br /><br />Adesso so quale sarebbe stato l'unica chiave che avrebbe effettivamente aperto le porte del dialogo con te: la scrittura!<br /><br />E non l'ho capito prima, proprio no. O forse ero troppo impegnato nelle mie cose. E non capivo, non pensavo, che un domani non ci sarebbe stata più possibilità.<br /><br />Solo adesso ti scrivo...mentre gli occhi si appannano e le dita tremanti battono sui tasti. Mi manchi e non so scrivere altro.<br /><br />Un abbraccio, tuo fratello.Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2191611493148757710.post-18262914406083117912007-05-15T12:20:00.000+01:002007-05-15T12:27:14.320+01:00PolieticaCaro Manilo,<br /><br />so quanto in un certo momento della tua vita sei stato legato e vicino alla figura politica di Leoluca Orlando.<br /><br />Oggi che Palermo gli ha voltato le spalle mi ricordo le tue parole scritte nel giugno del 2004 sotto forma di commento durante una trasmissione dell'allora mia webradio:<br /><blockquote><em>Difficile commentare;<br />oramai è smarrita la pasione per la politica. La realtà è che nella prima Repubblica il potere era detenuto da uomini contestabilissimi, ma statisti con dei meriti egualmente riconosciuti. Giulio Andreotti o Bettino Craxi non erano, si sà, immacolati e puri, ma avevano il senso dello Stato.<br /><br />Qui la sensazione è di una guerra impari, senza esclusione di colpi bassi. I mezzi in campo sono altamente impari e, sovente, neri, melmosi, densi di nebbie.<br /><br />Mancano le motivazioni; in quest'impero della disillusione.</em></blockquote>Un abbraccio, tuo fratello.Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2191611493148757710.post-92155408789544434272007-05-14T12:33:00.000+01:002007-05-14T12:42:06.401+01:00SguardiCaro Manilo,<br /><br />sabato scorso siamo venuti a trovarti. Chissà se ci hai visti. <a href="http://pietrob.net/images/manilo/manilo_surbano_130507.jpg">Lei si, ti ha guardato a lungo ancora incredula</a>.<br /><br />Tua figlia, la piccola Lidia, ha ricominciato a dire la parola "papà" quando parla delle tue cose. Ed ogni volta è una fitta al cuore.<br /><br />Casa tua mi sembra così vuota, la camera da letto ancora intatta così come l'hai lasciata tu, la tua scrivania, il tuo computer, i tuoi libri...<br /><br />Desolazione e sconforto.<br /><br />Un abbraccio, tuo fratello.Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2191611493148757710.post-78000719987077356712007-05-13T10:39:00.000+01:002007-05-13T11:02:37.076+01:00Alla Mamma<center><img src="http://mieterre.it/images/manilo/manilo_1997_1.jpg" alt="Manilo mentre legge - 1997"></center><br /><br />Caro Manilo,<br /><br />oggi è la festa della mamma. Alla nostra mi sono permesso di regalarle un libro anche a nome tuo con questa dedica:<br /><blockquote><em>Con un abbraccio nonostante le distanze e le avversità, i tuoi figli Pietro & Manilo</em>.</blockquote><br />Un abbraccio, tuo fratello.Unknownnoreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2191611493148757710.post-25612022736173960622007-05-11T09:35:00.000+01:002007-05-15T12:48:07.096+01:00VoceCaro Manilo,<br /><br />ieri sera ho <a href="http://zallaq.pietrob.net/2007/05/caro_manilo.html">riascoltato la tua voce</a>. Era una chiaccherata che abbiamo fatto nel capodanno del 2005 eri a casa mia con la tua famigliola e si chiaccherava a tratti scherzosamente di varie cose.<br /><br />Nostra madre ne ha ascoltato qualche secondo ed è scoppiata in un pianto, ancora una volta, irrefrenabile.<br /><br />La tua voce usciva dalle casse limpida è forte come non l'ascoltavo più da mesi quando la malattia ti impedì anche di parlare normalmente, solo leggermente roca segno di qualche passeggero malanno di stagione.<br /><br />Poco altro mi resta, ricordi a parte, di te come persona viva. E quel poco mi deve bastare.<br /><br />Adesso ti abbraccio, tuo fratello Pietro.Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2191611493148757710.post-17634203585152091272007-05-10T12:58:00.000+01:002007-05-10T14:24:12.760+01:00S. UrbanoCaro Manilo,<br /><br />non mi pare che noi in vita ci siamo mai scritti delle lettere. Sicuramente in epoca recente delle email, tante telefonate, messaggini ma lettere mai.<br /><br />Nostra madre dice che le persone vanno pensate da vive. Ed ha ragione con una piccola postilla che non vanno dimenticate da morte specialmente se questa è arrivata alla tua età di 37 anni, quasi 38 il 20 di questo mese.<br /><br />Le tue spoglie riposano nel cimitero di S. Urbano presso Montecchio Maggiore, che sembra quasi un camposanto privato piccolo com'è e circondato dalle belle colline del vicentino.<br /><br /><em>E' un bel posto dove riposare</em>, dice nostra madre, <em>ma non per sempre </em> aggiunge fra le lacrime.<br /><br />Ho preso due sassolini della ghiaia che pavimenta lo spazio tra una schiera di loculi e l'altra e li ho riposti sulla mia scrivania. Toccandoli ho l'impressione di essere lì da te a farti un po' di compagnia.<br /><br />Adesso sono in pausa pranzo il momento in cui ci sentivamo spesso per le nostre solite chiaccherate quotidiane o quasi.<br /><br />Invece ora mi trovo a scriverti un po' come si fa con babbo natale.<br /><br />Caro Manilo, adesso ti lascio, che ho da proseguire, ti scriverò presto che ho tante cosa da raccontarti e altrettante da capire.<br /><br />Se puoi aiutami. <br /><br />Un abbracio, tuo fratello Pietro.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2191611493148757710.post-32951536975955758352007-04-28T19:30:00.000+01:002007-05-10T12:16:38.909+01:0028 Aprile 2007: ore 19:30Questo blog inizia dal momento in cui <a href="http://ombra.blogspot.com">Manilo</a> ci ha lasciati.<br /><br />Quel che segue sono le cose che non gli ho mai detto e quelle che non potrò mai più dirgli.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2191611493148757710.post-47390986281523598252007-04-28T07:30:00.000+01:002007-05-15T12:39:36.217+01:00Moniti<blockquote><em>Prova a muoverti tra le rapide;<br /><br />scivolato, precipitato, immerso a mezz'acqua.<br />Prova a capire cosa è successo, e ti ritrovi sempre più giù, aspirato da gorghi e mulinelli. Non ci si può che liberare da ogni orpello e cercare una strenua sopravvivenza.<br />Sono in panne, ma forse è la condizione di una vita, a tratti irrinunciabile come certe orrende pietanze che ci si ostina a reingurgitare.<br />Costantemente in emergenza, con l'equipaggiamento minimo di sopravvivenza, carico di legami recisi o congelati nel contenitore delle incertezze.<br />Ci sono pene che debordano dentro, esigenze di intimità e silenzi ricercati.<br />Ci sono pensieri che frullano, mani che li proteggono e occhi scuri e fissi al cielo alla ricerca di chissacché.<br />Cos'è il coraggio o il tempo di capire? Cos'è che ci domina, che ci atterrisce? Perché vorrei sempre essere altrove da tutto e non so che restare qui statico come l'indole mia mai volle?<br />Spazi bianchi, righi da riempire; scrivere, ma perché, e per chi?<br /><br />"Tutto ciò che non mi uccide mi rende più forte"<br /><br />Nessuno può saperlo meglio di chi lotta, o ha lottato, contro il cancro, oppure di chi ogni maledetto dì lotta contro la vita in tutte le sue forme.<br />Non delapiderò quella forza che il fato mi ha consegnato per rimbeccare il bieco quotidiano, l'ignoranza e la solita mediocrità.<br /><br />Volerò alto; con il monito dello schianto che soffia sul collo. E' questa l'aria della vita.</em></blockquote> <strong>Manilo Busalacchi</strong> (19/6/2004)Unknownnoreply@blogger.com0