Caro Manilo,
sabato scorso siamo venuti a trovarti. Chissà se ci hai visti. Lei si, ti ha guardato a lungo ancora incredula.
Tua figlia, la piccola Lidia, ha ricominciato a dire la parola "papà" quando parla delle tue cose. Ed ogni volta è una fitta al cuore.
Casa tua mi sembra così vuota, la camera da letto ancora intatta così come l'hai lasciata tu, la tua scrivania, il tuo computer, i tuoi libri...
Desolazione e sconforto.
Un abbraccio, tuo fratello.
lunedì 14 maggio 2007
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1 commento:
Quanto ti saresti arrabbiato, Manilo, per la tua amata terra, che si è riconfermata feudo del centrodestra.
Il mio pensiero va a te, anche oggi.
s.
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